07/03/2022 – Siamo pronti per introdurre gli insetti nella nostra dieta?
Sappiamo che gli insetti sono ricchi di proteine ad elevato valore biologico e che in alcuni paesi sono stati e sono tutt’oggi un alimento di base della dieta umana. L’Unione Europea, lo scorso anno, ha dato il via libera alla commercializzazione delle larve della farina (tenebrione mugnaio – Tenebrio molitor) come novel food.
Siamo davvero al via con la dieta a base di insetti? Ad una domanda simile (siamo veramente pronti per introdurre gli insetti nella nostra dieta e in quella dei nostri bambini?) tenta di rispondere un recente studio, condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Firenze, che è stato riportato in un articolo apparso nel sito Georgofili.Info (notiziario di informazione a cura dell’Accademia dei Georgofili) dal titolo “Non nuovi ma novel”.
L’articolo tenta di rispondere alla domanda “siamo veramente pronti per introdurre gli insetti nella nostra dieta e in quella dei nostri bambini?”.
Di seguito riportiamo alcuni passaggi salienti di questo articolo (evidenziando in carattere corsivo il testo così come presente sull’articolo in oggetto).
La ricerca è stata condotta attraverso un questionario somministrato ad alcuni genitori di bambini con età compresa tra i 3 e i 10 anni. Il questionario proponeva l’introduzione, nelle mense scolastiche, di pane preparato con farina di insetti (la componente farina di insetti rappresentava il 20%).
I risultati ottenuti, attraverso la raccolta di informazioni, portano alla conclusione che la maggior parte delle persone è contraria agli insetti nelle mense scolastiche – Dei 210 soggetti intervistati, il 70% ha dichiarato di essere contrario all’introduzione di insetti nella mensa. Questo risultato, in parte, è condizionato dalla mancanza di informazioni su questo tipo di alimento. Infatti, dopo aver informato i genitori delle proprietà nutritive di tali alimenti e che il prodotto è già stato provato in Europa riscontrando un certo favore da parte dei bambini, la percentuale di consenso sono variate – la percentuale di coloro che hanno rifiutato il prodotto offerto è scesa dal 70% al 54,8%.
La proposta di introdurre del pane composto anche da farina di insetti prevedeva uno sconto nei costi della mensa scolastica. Nonostante lo sconto è stato osservato che – la maggiore accettabilità è stata registrata a fronte di uno sconto del 10% sul prezzo del servizio, mentre la minore accettabilità è stata trovata in corrispondenza del più alto sconto proposto, ovvero il 50%. Apparentemente il rifiuto di tale alimento andava ben oltre alla possibilità di una minore spesa, in realtà la spiegazione a questo apparente controsenso è stata attribuita al fatto che uno sconto più elevato potesse corrispondere ad una più bassa qualità del prodotto offerto.
In merito agli aspetti legati alla sicurezza nel consumo di prodotti a base di insetti, le risposte al questionario hanno evidenziato che – solo il 36,2% dei rispondenti pensa che far mangiare insetti al bambino non rappresenti un pericolo per la sua salute, mentre il restante 63,8% è diviso in coloro che non sanno se il consumo di insetti possa rappresentare un pericolo per la salute (40,5%) e in coloro che invece pensano che lo sia (23,3%). Ancora una volta una scarsa informazione sulla tipologia di prodotto fa protendere per una risposta che non trova riscontro nei fatti.
Un aspetto altresì interessante proviene dalla domanda che voleva indagare in merito al possibile giudizio da parte di amici, parenti e colleghi – il 53,8% dei rispondenti sostiene che includere prodotti a base di insetti nella dieta dei propri bambini li porterebbe ad essere giudicati negativamente, nel loro ruolo di genitori, da parte di amici, parenti, e colleghi.
In definitiva, la ricerca mette in evidenza che è ancora presto per poter introdurre nella nostra dieta gli insetti, ma risulta interessante il fatto che la percentuale di accettazione della proposta aumenta se si considerano solo i genitori con età inferiore ai 35 anni. Come a dire, le nuove generazioni potrebbero protendere all’idea di introdurre gli insetti nella propria dieta.
Le conclusioni della ricerca presente nell’articolo dei Georgofili riportano quanto segue: Dato che il 99% dei soggetti ha dichiarato quanto per loro sia importante che il cibo sia nutriente, mantenga in salute, contenga molte vitamine e minerali, e sia ricco di proteine e di fibre, sembrerebbe logico continuare a lavorare per informare ed educare le persone in modo da orientarle verso alimenti non del tutto nuovi, ma più sostenibili, come gli insetti.
L’articolo completo è disponibile al seguente link: Non nuovi ma novel