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Insetti: quale sicurezza alimentare per il consumo umano ?

01/02/2015 – Insetti e consumo umano. E’ stata pubblicata una raccomandazione dal Comitato Scientifico Belga della FASFC (Federal Agency for the Safety of the Food Chain) il 12 settembre 2014 e precedentemente convalidata dal Board del Consiglio Superiore di Sanità (SHC) Belga il 3 settembre 2014, in merito agli aspetti di sicurezza alimentare degli insetti destinati al consumo umano (Sci. Com. dossier 2014/04; SHC dossier n. 9160).

Attualmente gli insetti sembrano offrire un grande opportunità per quanto concerne la ricerca di fonti proteiche alimentari alternative. Oggigiorno tuttavia non vi sono specifiche normative né in Belgio, né in Europa che regolano la riproduzione e la commercializzazione di insetti destinati al consumo umano: in Belgio è comunque tollerato il commercio di un certo numero di specie di insetti destinate al consumo umano.  

In questo contesto, il Comitato Scientifico e il Consiglio Superiore di Sanità sono stati invitati a dare consigli sui rischi potenziali (pericoli) associati con il consumo umano di questi insetti (entomofagia). In tutto il mondo vi sono circa 2.000 specie conosciute di insetti commestibili e, in alcune parti del mondo, gli insetti sono mangiati dagli esseri umani già da molto tempo. Tuttavia attualmente è molto esigua la disponibilità di letteratura scientifica sulla sicurezza alimentare degli insetti.

Per garantire la sicurezza alimentare dell’entomofagia su larga scala, sono necessarie ulteriori ricerche sulla sicurezza alimentare microbiologica e chimica degli insetti destinati al consumo umano: al Comitato Scientifico della FASFC e al Consiglio Superiore di Sanità (SHC) è stato richiesto di verificare se il consumo umano di insetti presenti un rischio per la salute pubblica  ovvero quali pericoli fisici, chimici (compresi gli allergeni), microbiologici e parassitologici sono associati con il consumo di insetti.

La ricerca e l’approfondimento hanno riguardato solo i seguenti ambiti:

  • gli insetti destinati al consumo umano,
  • gli insetti che sono consumati in forma intera o come una “preparazione da insetti interi” (esempio: la macinazione di vermi interi),
  • gli insetti che sono allevati in un ambiente con caratteristiche standardizzate,
  • le seguenti 12 specie di insetti che corrispondono alle specie che sono più frequentemente destinate al consumo umano sul mercato belga (Acheta domesticus, Achroia grisella, Alphitobius diaperinus, Alphitobius laevigatua, Bombyx mori, Galleria mellonella, Gryllodes sigillatus, Gryllus assimilis, Locusta migratoria, Schistocerca americana, Tenebrio molitor, Zophobas atratus).

 

La ricerca non ha valutato gli aspetti di sicurezza umana relativi a:

  • gli insetti che vengono allevati per l’alimentazione animale,
  • il consumo umano di frazioni di insetti (preparazione di proteine o altri estratti ottenuti dagli insetti),
  • insetti raccolti in natura.

 

La ricerca ha evidenziato che questi pericoli dipendono dalle specie di insetti, dalle condizioni di allevamento (aspetti connessi alla loro alimentazione ed all’ambiente circostante) e dalle successive fasi di lavorazione.

Questi pericoli per la sicurezza alimentare possono essere ampiamente controllati durante le fasi di allevamento, di lavorazione, di commercializzazione e di stoccaggio degli insetti applicando le buone pratiche di igiene (GHP) e di produzione (GMP) utilizzate anche per i generi alimentari destinati al consumo umano.

Tuttavia, una fase di riscaldamento prima del consumo è indispensabile cosi come l’indicazione in etichetta di appropriate condizioni d’uso e di conservazione. L’etichetta deve inoltre contenere un avvertimento in merito al rischio di possibili reazioni allergiche per persone allergiche ai crostacei, ai molluschi e/o agli acari della polvere.

Fonte: sito FASFC

 

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