06/12/2021 – Frodi: modello no-targeted per identificazione olio EVO origine italiana
A causa dei cambiamenti climatici e della epidemia di Xylella fastidiosa, la produzione annuale di olio EVO italiano è recentemente diminuita. Per far fronte alle esigenze dei consumatori e dell’industria alimentare, l’Italia è costretta a importare oli di altri Paesi, correndo il rischio di vedere aumentare il numero delle frodi, ovvero miscele (blend) di olio italiano e oli di origine europea ed extraeuropea venduti come oli di provenienza italiana. I ricercatori del Laboratorio di chimica sperimentale dell’IZSVe (Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie) hanno messo a punto un metodo rapido per distinguere l’olio italiano da quello estero (in questo caso greco) in base alla composizione chimica del campione.
L’approccio IZSVe combina tecniche spettroscopiche e di machine learning: partendo dall’analisi esplorativa dei dati raccolti in laboratorio si è arrivati, tramite l’individuazione delle variabili più significative, alla creazione di un modello statistico in grado di individuare le caratteristiche chimiche peculiari degli oli in esame per smascherare eventuali frodi commerciali. Successivamente, il modello è stato sottoposto a validazione con campioni incogniti, determinandone così le capacità predittive.
Tutti gli spettri acquisiti sono stati sottoposti a normalizzazione per poi essere fusi statisticamente mediante mid-level data fusion (fusione dati di medio livello), a cui è seguita l’analisi statistica supervisionata partial least squares discriminant analysis (PLS-DA), che ha permesso di distinguere in modo chiaro e netto l’olio greco da quello italiano. Il modello PLS-DA così ottenuto è stato poi validato raggiungendo una sensibilità del 100%, accuratezza del 97% e specificità dell’88,9%.
La fusione dei dati ottenuti con spettroscopia NIR e Raman è risultata molto promettente: il modello di classificazione ottenuto può considerarsi a tutti gli effetti uno strumento efficace per la discriminazione degli oli EVO provenienti da olive italiane da quelli di origine estera. Trattandosi di uno studio preliminare, nuovi campioni saranno aggiunti al set di dati iniziali per migliorare l’accuratezza del modello. Le prove sulla matrice olio si aggiungono a precedenti studi condotti dal Laboratorio di chimica sperimentale su altri prodotti alimentari (per esempio origano, pesce e latte), che hanno ugualmente confermato l’efficacia e la strategicità dell’approccio non-targeted nel definire in modo affidabile l’autenticità degli alimenti.
Lo studio pubblicato in lingua inglese sul Journal of Near Infrared Spectroscopy è disponibile al seguente link: Geographical identification of Italian extra virgin olive oil by the combination of near infrared and Raman spectroscopy: A feasibility study