Il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione in cui, in seguito all’aumento dei casi di frode alimentare, richiede di rafforzare i controlli in materia di sicurezza alimentare e rivedere il funzionamento della catena di produzione.
La relatrice, parlamentare Europea Esther De Lange, afferma “Il primo ostacolo consiste nella mancanza di dati comparabili, che rende difficile l’individuazione di un quadro esatto del problema […] A differenza degli Stati Uniti, l’Unione europea non ha ancora coniato una definizione comune di ‘frode alimentare’, questione a lungo irrisolta nelle istituzioni europee. I casi di frode alimentare sono le mele marce che minano gli interessi di tutti gli agricoltori, degli intermediari e di coloro che rispettano le regole e distruggono la fiducia dei consumatori nei prodotti alimentari e nella relativa informazione”
Nella risoluzione si richiede una definizione armonizzata di “frode alimentare” a livello europeo, si richiedono inoltre controlli più approfonditi sui prodotti alimentari congelati e la stesura di un progetto di legge che renda obbligatoria l’etichettatura di carne e pesce.