La Cultura della Sicurezza Alimentare è un tema di crescente importanza ed interesse nelle imprese che operano in questo settore.
Questo argomento è stato inizialmente affrontato su base volontaria e per esso si può ipotizzare come momento di inizio l’anno 2008 a seguito della pubblicazione del libro Food Safety Culture – Creating a Behavior-Based Food Safety Management System di Frank Yiannas .
Successivamente si sono avute altre pubblicazioni al riguardo e tra queste si segnala il documento del 2018 del GFSI A culture of Food Safety – A position paper from the Global Food Safety Initiative.
Nel frattempo il BRCGS, nella revisione 8 dello standard Food del 2018, ha introdotto la gestione di quest’argomento fra i suoi requisiti confermandone la presenza anche nella revisione 9 dello standard che decorre dal mese di marzo 2023. Anche lo standard IFS Food nel 2020 nella versione 7 ha introdotto fra i suoi requisiti la gestione della Cultura della Sicurezza Alimentare.
Ma è a marzo del 2021 che la Commissione Europea, emanando il Regolamento UE 382/2021 quale aggiornamento del Reg. 852/2004, inserisce l’obbligo per gli OSA di istituire e mantenere un’adeguata Cultura della Sicurezza Alimentare. Il legislatore, inserendo questo argomento come elemento di integrazione del regolamento comunitario n. 852 relativo all’igiene dei prodotti alimentari, ha voluto indicare che oltre ad aspetti di metodologia (utilizzo del metodo HACCP), alla presenza di strutture ed infrastrutture con caratteristiche di idoneità alle produzioni alimentari, ecc. l’OSA deve implementare all’interno della sua organizzazione anche una Cultura della Sicurezza Alimentare per garantire produzioni “sicure”.
E’ un passaggio notevole da un punto di vista concettuale perché, ponendo questo tema come un obbligo per l’OSA nel quadro delle disposizioni relative all’igiene dei prodotti alimentari, di fatto il legislatore afferma che la presenza di una cultura della sicurezza alimentare è una condizione oltre che richiesta anche necessaria per garantire la sicurezza alimentare delle produzioni dell’OSA stesso.
Benché, come detto in precedenza, non si tratti di un argomento di recentissima introduzione l’implementazione di una Cultura della Sicurezza Alimentare non risulta tuttavia ad oggi, almeno normalmente, un processo rispetto al quale le aziende del settore alimentare possano vantare consolidate esperienze di gestione. Va anche aggiunto che diffondere una Cultura della Sicurezza Alimentare in un’organizzazione tendenzialmente non è un processo né semplice né di breve durata in quanto debbono essere considerati aspetti organizzativi, conoscenze tecniche, comportamenti delle persone e, in molti casi, anche complesse decisioni direzionali.
Il nostro servizio di assistenza su questo argomento è normalmente eseguito in modo “sartoriale” tenendo conto delle specifiche esigenze del contesto e quindi si declina in modo diverso a seconda delle organizzazioni richiedenti. Esso, tuttavia, normalmente può prevedere le seguenti attività:
- Formazione per le funzioni aziendali incaricate di progettare e promuovere la cultura della sicurezza alimentare nell’organizzazione (esempio: Direzione aziendale ed il senior management)
- Definizione del metodo di indagine per misurare il livello di implementazione della Cultura della Sicurezza Alimentare aziendale nell’organizzazione. Questa fase può prevedere la definizione di strumenti personalizzati di indagine (ad esempio questionari diversificati in funzione dei diversi livelli dell’organizzazione che saranno coinvolti nell’indagine di valutazione o interviste al personale) così come il supporto all’utilizzo di piattaforme dedicate a queste specifiche valutazioni. L’attività può prevedere la definizione di metodi di indagine anche per organizzazioni multi sito.
- Analisi dei dati provenienti dalle indagini di valutazione sul livello di implementazione della Cultura della Sicurezza Alimentare aziendale nell’organizzazione. L’analisi prevede il confronto e la valutazione di coerenza con i dati provenienti dalla gestione del sistema aziendale (non conformità e reclami di sicurezza alimentare, esiti degli audit e delle ispezioni, ecc.).
- Progettazione e pianificazione di azioni per il miglioramento della Cultura della Sicurezza Alimentare all’interno dell’organizzazione (definizione dei piani di Cultura della Sicurezza Alimentare).
- Riesame periodico dello stato di implementazione della Cultura della Sicurezza Alimentare all’interno dell’organizzazione e definizione delle eventuali modifiche al piano iniziale.
Per richiedere maggiori informazioni e preventivi scrivere a info@isevenservizi.it.