L’evento dell’11 settembre 2001 ha generato ripercussioni significative anche nel mondo delle produzioni alimentari. In particolar modo negli Stati Uniti è cresciuta sempre di più la presenza di programmi di Food Defense presso le aziende di trasformazione alimentare ovvero di programmi finalizzati alla protezione dei prodotti alimentari da alterazioni o da manomissioni intenzionali. La diffusione di questi programmi presso le aziende di trasformazione alimentare è stata molto significativa nonostante per legge queste non siano tenute ad esserne provviste.
Il numero di stabilimenti di trasformazione alimentare negli Stati Uniti aventi un piano di Food Defense tra il 2013 ed il 2014 è cresciuto dall’83 % al 84 %, secondo quanto emerso dall’ultimo Piano di Sorveglianza sulla Food Defense condotto dal U.S. Department of Agriculture’s Food Safety and Inspection Service (FSIS) (nota: il Piano di sorveglianza sulla Food Defense è cominciato nel 2006 includendo stabilimenti di carne e pollame, di trasformazione di prodotti a base di uova).
Nel corso degli anni dal 2006 sino ad oggi si può osservare un continuo aumento del numero di stabilimenti che hanno adottato sistemi di Food Defense. I dati relativi al 2014 indicano che il 98 % degli stabilimenti cosiddetti di “grandi dimensioni” dispone di piani di Food Defense, gli stabilimenti di “piccole dimensioni” che ne dispongono sono il 91 % mentre per quanto riguarda gli stabilimenti di “dimensioni molto piccole” la percentuale scende al 77 %.
Nonostante queste cifre significative sulla base di quanto pubblicato sul documento Strategic Plan FY 2011-2016 della FSIS (Food Safety and Inspection Service) l’obiettivo è comunque quello di aumentarne ancora la diffusione giungendo ad avere piani di Food Defense complessivamente nel 90 % degli impianti di trasformazione degli Stati Uniti entro il prossimo anno. In tal senso sarà dunque necessario aumentare la sensibilizzazione relativa alla Food Defense per gli stabilimenti di “dimensioni molto piccole” se si vuole raggiungere entro il prossimo anno l’obiettivo del 90 %.
Per approfondimenti specifici sull’argomento si rimanda al sito www.fsis.usda.gov dove è stato pubblicato un articolo sui risultati del Food Defense Plan Survey e con il riepilogo dei dati raccolti nel periodo 2006 – 2014.