11/01/2022 – FAO e OMS forniscono delle linee guida in merito alle dichiarazioni per gli allergeni
Dal 18 al 29 ottobre 2021 si è svolta la terza di una serie di riunioni di una Consultazione di esperti FAO/OMS sulla valutazione del rischio degli allergeni alimentari.
Prima riunione – La prima riunione si è tenuta a dicembre 2020, a seguito di una richiesta del Codex Committee on Food Labelling (CCFL) di verificare e, se necessario, aggiornare l’elenco degli allergeni prioritari, che raggruppa gli allergeni più rilevanti a livello globale. L’incontro ha portato all’identificazione dei criteri per valutare aggiunte ed esclusioni da tale elenco, che, a sua volta, ha portato alla rimozione della soia, sostituita dal sesamo (si veda un articolo a riguardo).
Seconda riunione – Questa riunione è nata da un documento sviluppato dal Codex Committee on Food Hygiene (CCFH) relativo alla gestione degli allergeni lungo la filiera. Il CCFH ha chiesto alla FAO e all’WTO di fornire consulenza scientifica sulle soglie allergeniche. Nel marzo 2021, la Consultazione di esperti ha stabilito livelli di soglia preliminari per gli alimenti allergenici prioritari, nonché metodi analitici raccomandati per il rilevamento di allergeni negli alimenti e negli ambienti di lavorazione degli alimenti (vedi relazione di sintesi).
Terza riunione – L’obiettivo del terzo incontro era di rivedere e valutare le prove a sostegno dell’etichettatura precauzionale degli allergeni (normalmente indicata come PAL).
Gli esperti hanno convenuto di considerare il PAL un modo efficace per proteggere i consumatori dalla presenza di allergeni indesiderati (UAP – Unintended Allergen Presence). Un sistema PAL basato su dosi di riferimento basate sul rischio (RfDs – Reference Doses) sarebbe protettivo per la maggior parte dei consumatori allergici. Nella situazione attuale, tuttavia, il sistema potrebbe essere iperprotettivo per alcune persone. Inoltre, un sistema PAL dovrebbe necessariamente essere supportato da una corretta gestione degli allergeni e utilizzare un’unica affermazione chiara e non ambigua.
Gli esperti hanno inoltre osservato che il PAL è attualmente volontario nella maggior parte delle legislazioni, il che porta a informazioni che vengano presentate in modo incoerente o siano completamente assenti nei casi in cui dovrebbero essere fornite. Sulla base dei risultati degli esperti, i consumatori considerano la PAL fonte di confusione. Ciò si traduce in un’errata interpretazione dei rischi legati alla presenza involontaria di allergeni. È stato anche riscontrato che vi è una generale mancanza di comprensione delle strategie appropriate per comunicare messaggi precauzionali relativi agli allergeni.
Sulla base di tali conclusioni, la Consultazione congiunta di esperti FAO/OMS ha pubblicato alcune raccomandazioni.
Innanzitutto, gli esperti raccomandano che il PAL sia inserito in un quadro normativo che rende obbligatorio per gli OSA utilizzarlo quando la presenza di allergeni non intenzionali supera le RfDs, ma che ne vieta anche l’uso quando la presenza di allergeni è al di sotto della soglia. Quando non esiste una soglia per un dato allergene, dovrebbe essere utilizzata una stima della RfDs. Secondo gli esperti, PAL dovrebbe essere accompagnato da un simbolo che evidenzi che è stata eseguita un’adeguata valutazione del rischio in relazione alla necessità di un tale sistema.
Non a caso, il gruppo di esperti sottolinea anche l’importanza di disporre di adeguati sistemi di gestione e controllo degli allergeni, che sono considerati un “prerequisito” per ogni OSA. La PAL non dovrebbe essere visto come un modo per gestire una potenziale deviazione da tali sistemi. Il suo uso dovrebbe basarsi sull’identificazione del pericolo e sulla caratterizzazione del rischio ed essere limitato alle situazioni in cui la presenza di allergeni non intenzionali, al di sopra delle RfDs per gli allergeni prioritari, non può essere evitata nonostante un uso appropriato e coordinato del Codice di condotta FAO/OMS sulla Gestione degli Allergeni per OSA, GMP, Sistemi di valutazione del rischio HACCP e UAP. A questo proposito, gli esperti hanno anche sviluppato un diagramma che può aiutare a determinare quando il PAL dovrebbe essere incluso e quando dovrebbe essere omesso.
Il gruppo di esperti raccomanda inoltre che il PAL sia presentato in un modo che sia “semplice, chiaro, non ambiguo e non falso o fuorviante”. Dovrebbero essere utilizzate avvertenze precise e armonizzate. Inoltre, è auspicabile anche una formazione adeguata sia per i consumatori che per gli OSA.
Questo schema è allegato alla relazione di sintesi dell’incontro. Tali documenti e linee guida non sono ovviamente obbligatori per legge, ma rappresentano un primo enorme passo nella giusta direzione per una corretta gestione degli allergeni.