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BRC FOOD revisione 7 … cosa cambia?

Il 15 ottobre 2014 sono stati presentati a Parma gli elementi di novità che dovrebbero caratterizzare la versione 7 dello standard BRC Food (vedi) e che, presumibilmente, non saranno più oggetto di ulteriori modifiche sino alla data di pubblicazione prevista per gennaio 2015. Come relatori erano presenti J. Figgings e D. Brackston, in rappresentanza dei detentori dello standard, e S. Cardinali in rappresentanza del DNV GL.

Nota: quanto di seguito fa riferimento esclusivamente agli elementi oggetto di presentazione durante l’evento. Eventuali possibili modifiche e rettifiche potranno intercorrere ulteriormente sino alla prossima pubblicazione ufficiale dello standard.

Pubblicazione ed applicazione dello standard

Lo standard a gennaio 2015 dovrebbe da subito essere disponibile anche in lingua italiana e scaricabile gratuitamente dal sito del BRC (dunque non più a pagamento come in passato).

Gli audit sulla nuova versione cominceranno dal 1° luglio 2015.

Gli obiettivi della nuova versione

La versione 7 terrà conto delle principali problematiche intercorse nel settore alimentare dalla pubblicazione del gennaio 2011 della versione 6 sino ad oggi con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente le prestazioni di sicurezza alimentare dei produttori, soddisfare le richieste dei loro clienti riducendo gli audit multipli, supportare sia i clienti che i siti certificati in caso di incidenti.

E’ stato fatto presente che situazioni di emergenza, come il caso delle frodi relative all’utilizzo di carne equina, hanno evidenziato la necessità di rafforzare lo standard in merito ai seguenti aspetti:

  • prevenzione delle possibili frodi alimentari,
  • miglioramento della catena di rintracciabilità,
  • miglioramento del sistema di controllo sui fornitori delle materie prime.

 

Sulla base dei risultati provenienti dagli audit di certificazione è inoltre apparso ragionevole rivedere anche i gradi dei certificati (si dovrebbe passare da 3 a 5 gradi di certificazione).

Campo di applicazione ed esclusioni

Al fine di garantire maggiormente la reputazione dello standard in caso di ritiri dal mercato di prodotti esclusi dal campo di applicazione – vedi nota (*) – ed al fine di garantire massima trasparenza per i clienti del sito si dovrebbero apportare le seguenti limitazioni alle esclusioni:

  • i prodotti eventualmente esclusi dovrebbero essere chiaramente differenziati nel certificato dai prodotti inclusi nel campo di applicazione,
  • i prodotti eventualmente esclusi dovrebbero essere realizzati in un’area fisicamente separata da quella/quelle in cui si realizzano i prodotti oggetto di certificazione,
  • non dovrebbe essere concesso l’uso del logo BRC in caso di esclusioni dal campo di applicazione del certificato.

 

(*) Esempio – ritiro dal mercato di prodotti commercializzati a marchio aziendale: i prodotti in questione sono esclusi dal campo di applicazione in quanto non realizzati nel sito oggetto di certificazione BRC ma l’azienda compare comunque pubblicamente come certificata BRC Food  e dunque vi è un evidente rischio di danno d’immagine dei detentori dello standard.

Al fine di ridurre gli audit multipli dovrebbero poter anche essere aggiunti i seguenti “moduli volontari” al campo di applicazione del certificato:

  • prodotti commercializzati,
  • mangimi ad uso zootecnico,
  • controllo di filiera,
  • tutela alimentare (food defense).

 

I certificati

Dovrebbe essere introdotta, rispetto alla versione 6, un’ulteriore graduazione dei certificati per incoraggiare la differenziazione e ridurre la pressione sull’attività di reporting. Si dovrebbe passare da 3 a 5 gradi di certificazione con le seguenti principali novità:

  • l’introduzione del nuovo grado AA che verrebbe rilasciato solo in caso di NC minori < a 5,
  • l’introduzione del nuovo grado D,
  • la ridistribuzione dei criteri di assegnazione dei gradi B e C,
  • per i gradi C e D le frequenze di audit dovrebbero diventare semestrali e non annuali come invece per i gradi AA, A, B.

 

Il tempo per la chiusura delle non conformità dovrebbe essere mantenuto a 28 giorni lavorativi per tutti i gradi di certificazione.

Durata delle visite

Si dovrebbero confermare i tempi già previsti per la versione 6.

I requisiti

Si riportano di seguito solo le principali modifiche che dovrebbero essere introdotte ai requisiti dello standard.

Requisiti fondamentali  – Dovrebbero essere introdotti 2 nuovi Requisiti Fondamentali:

a)       La gestione dei fornitori di materia prime e del packaging – Le principali novità dovrebbero essere le seguenti:

  • in caso di acquisti tramite agenti o intermediari si dovrebbe poter risalire all’ultimo produttore o imballatore o per le forniture di materie prime sfuse al luogo di consolidamento della materia prima,
  • le eccezioni al processo di approvazione dei fornitori (esempio: fornitori indicati esplicitamente da un cliente, assenza di specifiche informazioni per consentire l’approvazione come nel caso di prodotti agricoli sfusi) dovrebbero essere gestite e comunque, in caso di prodotti a marchio, anche notificate al cliente interessato,
  • dovrebbero essere acquisiti elementi di garanzia/verifica sui requisiti di rintracciabilità dei fornitori di materie prime (ne sarebbero esclusi gli acquisti da aziende agricole o da allevamenti ittici). Esempi di verifiche sul sistema di rintracciabilità potrebbero essere:
    • la presenza di certificazioni impattanti su questo requisito,
    • audit diretti sui fornitori con verifiche in loco del loro sistema di rintracciabilità,
    • valutazione di procedure di rintracciabilità del fornitore con espliciti riferimenti alla gestione dei prodotti inviati.

 

a)       Il controllo dell’etichettatura e degli imballaggi – Le principali novità dovrebbero riguardare l’introduzione di una nuova sezione che riguarderebbe:

  • attività di controllo sulla creazione dell’etichetta per garantirne la conformità a fronte di aggiornamenti legislativi, modifiche di ricetta, modifica dell’origine delle materie prime, ecc.,
  • attività di controllo sull’allocazione dei materiali d’imballaggio a ridosso delle linee di confezionamento ed etichettatura al fine di evitarne un uso improprio,
  • attività di controllo sul corretto funzionamento degli impianti di visualizzazione per la verifica dell’etichettatura.

 

Autenticità – Dovrebbero essere introdotti 3 nuovi requisiti con lo scopo di incoraggiare lo sviluppo di sistemi per  evitare acquisti di prodotti fraudolenti e rispondere alle richieste del Report on the food crisis, fraud in the food chain and the control thereof (2013/2091(INI)) – EUROPEAN PARLIAMENT – Committee on the Environment, Public Health and Food Safety)

In particolare si dovrebbe garantire:

  • disponibilità di accesso alle informazioni potenzialmente necessarie per la valutazione del rischio frode derivanti dalla catena di fornitura (associazioni di categoria, fonti di informazione governative, servizi privati, ecc.),
  • presenza di analisi del rischio documentata sulla gestione del rischio di frodi del proprio parco fornitori e relative azioni da adottare in funzione del livello di rischio attribuito quali, ad esempio:
    • acquisizione di certificati di analisi,
    • analisi delle materia prime,
    • verifiche di filiera,
    • verifiche di bilancio di massa presso il fornitore,
    • aumento dei controlli di approvazione,
    • ecc.

Aree ad Alta attenzione ed Alto rischio – La principale modifica riguarderebbe l’introduzione di criteri di gestione per i prodotti conservabili a temperatura ambiente attualmente non inclusi nei prodotti ad Alta attenzione: dovrebbero dunque cambiare le attuali Linee Guida per la gestione delle zone ad Alta attenzione ed Alto Rischio. Inoltre  dovrebbe essere introdotto un nuovo requisito sulla gestione delle zone ad Alta attenzione relativo al lay out del locale, i flussi interessati e le segregazioni applicate che prevederebbe l’applicazione dell’analisi del rischio per la gestione delle possibili fonti di contaminazione microbiologica da patogeni che possono essere presenti nel locale stesso (flussi di aria, flussi di persone e di materiali, rifiuti, ecc.).

Orientamento al cliente – Per fornire un collegamento fra lo standard e le richieste/procedure del cliente dovrebbero essere aggiunti 2 nuovi requisiti sull’attuazione delle specifiche del cliente e sulle misure di garanzia messe in atto in caso di attività affidate a sub appaltatori. 

Gestione delle eccedenze – Al fine di garantire protezione alle persone che consumeranno i prodotti in eccedenza destinati agli enti di distribuzione (enti caritatevoli, fondazioni, ecc.) e protezione ai detentori dei marchi dovrebbero essere applicate specifiche misure di gestione delle eccedenze a marchio terzi e controlli sui prodotti oggetto di queste destinazioni d’uso.

Pest control – Al fine di tenere conto delle diverse situazioni nel mondo nella gestione di questa problematica, come ad esempio fra Europa ed Asia, dovrebbe essere eliminato il concetto di “azioni immediate in presenza di insetti” del requisito 4.13.6 con un requisito che invece prevederebbe la gestione degli insetti con azioni specifiche solo ove tale presenza possa essere ritenuta una possibile e realistica fonte di contaminazione. Inoltre dovrebbe essere introdotto un requisito che introdurrebbe il coinvolgimento dei dipendenti che dovrebbero essere resi consapevoli della necessità di riferire qualsiasi evidenza di attività infestante.

ISeven Servizi assiste le aziende nell’implementazione dello standard BRC – Global Standard for Food Safety versione 7: si rimanda alla nostra scheda servizio.

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