01/03/2017 – Food Defense: possibile regolamentazione in Unione Europea ?
Durante il meeting della Commissione ENVI del Parlamento Europeo (Commissione sull’ambiente, la salute pubblica e la sicurezza alimentare) del 27 e 28 febbraio 2017, si è ha avuto il primo scambio di opinioni con la Commissione Europea in merito al tema della Food Defense.
Ad oggi non sono ancora disponibili report ufficiali dell’incontro, ma in ogni caso l’evento è assai interessante, posto che si tratta della prima trattazione ufficiale del tema: anche se questo è un mero step preliminare, e non prelude necessariamente ad una iniziativa legislativa a livello di Unione Europea, rappresenta pur sempre un punto d’inizio in tal senso.
L’ordine del giorno del meeting esplica lo scopo dello stesso e l’attuale status quo:
“Food Defense significa la protezione degli alimenti dalla contaminazione o adulterazione intenzionale tramite agenti biologici, chimici, fisici o radiologici. Include misure che riguardano la prevenzione, la protezione, la mitigazione, la risposta e la gestione delle conseguenze di tali atti intenzionali.
L’OMS, nel 2007, ha identificato la contaminazione intenzionale come una delle principali minacce alla salute globale nel 21esimo secolo e ha dichiarato che il cibo potrebbe essere utilizzato come veicolo per attacchi terroristici.
Per l’industria alimentare europea il concetto di “Food defense” è piuttosto nuovo, al contrario degli USA, ove la disciplina si è originata ed è estensivamente regolamentata. Negli anni passati, incidenti quali gli attacchi terroristici e le frodi alimentari intenzionali hanno contribuito allo sviluppo e all’implementazione di schemi di food defense in alcuni Stati Membri della UE.
Successivamente agli attacchi terroristici del 2001 in USA, in Unione Europea è stato creato lo “Health and Security Committee”. A questo gruppo è stato dato uno status formalizzato e sono stati assegnati specifici compiti nel 2013, tramite la Decisione 1082/2013/UE sulle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero.
A livello globale la Commissione ha anche partecipato alla Global Health Security Initiative sulle minacce CBRN (chemical, biological, radiological, nuclear), lavorando strettamente con l’OMS e I paesi del G7+ per creare una strategia condivisa di preparazione e risposta a potenziali minacce per la salute pubblica.
Tuttavia, ad oggi, non vi è una regolamentazione generale della “Food defense” a livello UE ed in ragione della crescente importanza del tema, l’obiettivo dell’attuale scambio di vedute sarà quello di discutere le politiche esistenti a livello UE e dei singoli Stati Membri e di ascoltare il pensiero della Commissione in merito a un possibile intervento in quest’area.”
(Fonte: Commissione ENVI Parlamento UE)
Articolo redatto da Cesare Varallo e pubblicato originariamente su Foodlawlatest.com