24/03/2023 – Modificato il Reg. CE 1881/2006 per quanto riguarda il tenore massimo di arsenico in alcuni alimenti
L’arsenico è un metalloide ubiquitario presente, in basse concentrazioni, nelle rocce, nel suolo e nelle acque sotterranee naturali. Anche l’attività antropogenica ha contribuito ad aumentare i tenori di arsenico nell’ambiente attraverso le emissioni industriali e l’uso dell’arsenico in fertilizzanti, preservanti del legno, insetticidi o erbicidi.
Sebbene l’esposizione per via cutanea e per inalazione sia possibile, gli alimenti e l’acqua potabile sono le principali vie di esposizione all’arsenico.
Il gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare (il gruppo CONTAM) dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha adottato un parere sulla presenza di arsenico negli alimenti. In tale parere il gruppo CONTAM ha concluso che la dose settimanale tollerabile provvisoria (PTWI – Provisional Tolerable Weekly Intake) pari a 15 μg/kg di peso corporeo, stabilita dal comitato misto FAO/OMS di esperti sugli additivi alimentari («JECFA»), non è più appropriata in quanto i dati hanno dimostrato che l’arsenico inorganico provoca il cancro del polmone, della vescica urinaria e della pelle, ed è stata segnalata una serie di effetti negativi con esposizioni inferiori a quelle esaminate dal JECFA.
A seguito di tale opinione, la Commissione Europea aveva richiesto un piano di campionamento per la raccolta di dati. A seguito della raccolta dei dati relativi alla presenza di arsenico inorganico negli alimenti, l’EFSA, nella sua relazione scientifica del 2021, aveva valutato l’esposizione alimentare cronica all’arsenico inorganico concludendo che, nelle diverse classi di età, i principali contributori all’esposizione alimentare all’arsenico inorganico erano il riso, i prodotti a base di riso, i cereali e i prodotti a base di cereali non contenenti riso e l’acqua potabile. L’Autorità aveva inoltre concluso che particolari prodotti alimentari destinati alla popolazione giovane (ad esempio alimenti a base di cereali per lattanti e bambini, fette biscottate e biscotti per bambini, formule per lattanti, formule di proseguimento, alimenti a fini medici speciali destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia e formule per bambini nella prima infanzia, alimenti per la prima infanzia e succhi di frutta) hanno contribuito in misura rilevante all’esposizione alimentare all’arsenico inorganico in questo gruppo di popolazione.
È stato ritenuto pertanto opportuno stabilire nuovi tenori massimi per quei prodotti che maggiormente contribuiscono all’esposizione all’arsenico.
I prodotti coinvolti nella revisione dei tenori massimi sono stati:
- Cereali e prodotti a base di cereali (riso, farina di riso, cialde di riso, cialdine di riso, cracker di riso, dolci di riso, fiocchi di riso e riso soffiato da colazione, riso destinato alla produzione di alimenti per i lattanti e i bambini nella prima infanzia, bevande analcoliche a base di riso);
- Formule per lattanti, formule di proseguimento, alimenti a fini medici speciali destinati ai lattanti e ai bambini ella prima infanzia e formule per bambini nella prima infanzia (commercializzati in polvere e allo stato liquido);
- Alimenti per la prima infanzia;
- Succhi di frutta concentrati ricostituiti e nettari di frutta;
In merito al sale, l’UE ha assunto il tenore massimo fissato dalla commissione del Codex Alimentarius di recente revisione.
Per consultare il nuovo regolamento e vedere i nuovi limiti imposti, seguire il link: REGOLAMENTO (UE) 2023/465 DELLA COMMISSIONE