08/08/2022 – La norma UNI 1607481 è stata posta nella fase di “inchiesta pubblica finale”
Intendiamo segnalare che l’UNI (Ente Italiano di Normazione) ha reso noto che la norma UNI 1607481 è stata posta nella fase di “inchiesta pubblica finale”. La norma, dal titolo “Linee guida per la validazione dei programmi di prerequisiti operativi” ha lo scopo di fornire i criteri generali per la definizione di principi e metodologie per la predisposizione di procedure per la validazione dei programmi di prerequisiti operativi (PRPo) nell’ambito di un SGSA conformemente a quanto previsto dalle norme della serie ISO 22000 e coerentemente con gli obiettivi della Commissione Europea.
Il progetto di norma, elaborata sotto la competenza della Commissione Tecnica UNI Agroalimentare e di cui di seguito ne riportiamo alcuni passaggi, si presenta nella forma finale di stesura e potrebbe subire dei piccoli ritocchi legati ai commenti che saranno ricevuti durante la finestra di apertura al pubblico che va dal 10 luglio 2022 al prossimo 8 settembre 2022.
Il processo di Validazione si prevede che sia sviluppato attraverso 4 fasi:
- Fasi 1 e 2 – Pre-validazione: fase di pianificazione delle attività che a sua volta si distingue in 2 fasi, una schematica e l’altra più descrittiva.
- Fse 3 – Validazione: fase operativa, in cui vengono svolte le attività così come pianificate e poi monitorate, con conseguente analisi dei risultati e modificate, laddove siano individuati spunti di miglioramento.
- Fase 4 – Ri-validazione: fase applicabile nei casi in cui si ritiene necessario ripetere le attività di validazione, ripartendo dalla fase 1.
Come sopra indicato lo step di pre-validazione viene schematicamente distinto in:
Fase 1:
- Descrizione dei pericoli significativi;
- Definizione degli obiettivi/risultati prefissati da perseguire in termini di sicurezza alimentare;
- Descrizione del processo e parametri correlati;
L’obiettivo della pre-validazione è quello di raccogliere le informazioni utili alla progettazione e alla pianificazione delle attività di validazione, anche in termini di criteri operativi, metodologie, tipologie di dati da utilizzare e modalità utilizzate per la loro analisi. In questa fase è anche opportuno svolgere un’attenta e puntuale analisi dei pericoli, fondamentale per la realizzazione di un efficace validazione.
Fase 2:
- Raccolta delle informazioni pertinenti per la validazione
- Definizione e descrizione delle misure di controllo da validare
- Approccio utilizzato per il raggiungimento degli obiettivi parametri e criteri decisionali.
Secondo quanto riportato nel documento in oggetto “le informazioni disponibili sul pericolo, sul processo e sulle relative misure di controllo inclusi eventuali riferimenti normativi e/o documenti di riferimento dovrebbero essere raccolte, anche sulla base di quanto riportato nella Fase 1, come elemento in ingresso per la definizione di quanto riportato nei punti successivi della norma. L’OSA può pertanto basare la scelta dell’approccio da utilizzare per la validazione dei PRPo facendo riferimento ad informazioni tecniche/scientifiche pertinenti”
La Fase 3 detta Fase di Validazione rappresenta la parte operativa del processo di validazione puro in cui viene attuato quanto stabilito in fase di pianificazione, vengono analizzati i risultati e si effettuano modifiche laddove ci siano spunti di miglioramento identificati. La fase viene schematicamente distinta in:
- 3a) Esecuzione delle attività pianificate nella fase 2c) – In questa fase l’OSA esegue le attività schematizzate nella fase Descrizione del processo e parametri correlati e descritte in dettaglio nella fase 2c. Approccio utilizzato per il raggiungimento degli obiettivi parametri e criteri decisionali.
- 3b) Analisi dei risultati del processo di validazione – Questa fase rappresenta un momento di sintesi a partire da tutte le attività svolte in precedenza. La finalità è quella di ottenere l’evidenza dell’efficacia del PRPo considerato.
- 3c) Riesame del processo di validazione – I risultati della validazione dovrebbero essere oggetto di riesame. Con riferimento a ciascun PRPo, l’attività di riesame è volta dimostrare che esso permette di controllare il pericolo come atteso se implementato in modo corretto; in caso contrario il riesame dovrebbe comportare una rivalutazione di uno o più elementi
- 3d) Documentazione e report conclusivo – L’OSA, al fine di fornire evidenze ed adeguate garanzie dovrebbe documentare, per ciascun PRPo, gli elementi concorsi alla validazione.
La norma riporta inoltre, in appendice, alcuni esempi pratici di validazione dei PRPo per ogni categoria di pericolo da considerare nell’analisi dei rischi HACCP: microbiologico, parassitologico, chimico, fisico, allergeni.
Al seguente link è possibile, indicando la Data di inizio inchiesta (10/07/2022) e la data di termine invio commenti a UNI (08/09/2022), trovare la norma in oggetto: Linea guida per la validazione dei programmi di prerequisiti operativi