11/03/2022 – Dichiarazione EFSA sul parere del BfR sulla tossicità del 2-cloroetanolo
L’ossido di etilene non è più autorizzato come pesticida nell’Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) 1107/2009 ed è classificato come mutageno, cancerogeno e tossico per la riproduzione (categoria 1B) dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA).
A seconda della matrice il LOQ può variare tra 0,02 mg/kg e 0,1 mg/kg. La definizione di residuo per l’ossido di etilene prevista nel Regolamento (CE) 396/2005 è la somma di ossido di etilene e 2-cloroetanolo, espressa come ossido di etilene.
Negli ultimi anni si sono susseguite numerose segnalazioni RASFF per la presenza di ossido di etilene nelle derrate, in molti casi sono stati osservati solamente residui di 2-cloroetanolo, mentre l’ossido di etilene era assente. Alcuni stakeholders hanno fornito informazioni che indicano che il 2-cloroetanolo potrebbe essere presente negli alimenti senza che vi sia stato un impiego illegale dell’ossido di etilene come fumigante/disinfettante. Inoltre, vi sono indicazioni che il 2-cloroetanolo non sarebbe un genotossico cancerogeno come è l’ossido di etilene.
Sulla base di queste premesse la Commissione europea ha chiesto all’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) una dichiarazione scientifica sul parere del BfR sulla “Valutazione del rischio per la salute dei residui di ossido di etilene in semi di sesamo”.
La valutazione di EFSA ha tenuto conto degli studi che BfR ha preso in considerazione per la sua valutazione e ha aggiunto due ulteriori studi proposti dagli stakeholders.
In sintesi, la valutazione di EFSA ha fatto emergere le seguenti incertezze:
- la genotossicità non è accertata, pertanto non è attualmente raccomandato stabilire valori guida di residui negli alimenti;
- l’identificazione di un punto di riferimento per la cancerogenicità del 2-cloroetanolo non è attualmente possibile; e
- l’analisi read-across (come studio aggiunto rispetto a quelli considerati dal BfR) è stata considerata incompleta e pertanto non è stato possibile confermare le conclusioni sulla base dei dati disponibili.
L’EFSA ha concordato inoltre con l’ipotesi BfR secondo cui è improbabile che la potenza genotossica e cancerogena del 2-cloroetanolo superi quella dell’ossido di etilene.
Il parere emesso da EFSA è non conclusivo rispetto alla genotossicità del 2-cloroetanolo, ciò significa che si dovranno svolgere ulteriori studi per stabilire il livello di genotossicità e quindi stabilire eventuali limiti di residui negli alimenti per tale molecola.
In conclusione, l’EFSA raccomanda di eseguire nuovi test di genotossicità in vitro utilizzando metodi standard e aggiornati. In caso di risultati affidabili e negativi, sarà possibile stabilire un valore guida sulla base degli studi tossicologici esistenti. Se uno dei test sarà positivo, dovrebbero essere presi in considerazione i test di genotossicità di follow-up secondo le raccomandazioni del comitato scientifico dell’EFSA del 2011.
Al seguente link è disponibile la dichiarazione di EFSA in versione integrale: Dichiarazione sul parere del BfR sulla tossicità del 2-cloroetanolo