26/11/2021 –Nuova posizione di AIC sui prodotti a base di avena
L’AIC (Associazione Italiana Celiachia) ha pubblicato un comunicato in data 1 settembre 2021 in merito alla loro posizione sui prodotti a base di avena.
La posizione dell’AIC sull’avena è stata finora orientata al principio di precauzione, in considerazione del fatto che la tollerabilità ai celiaci dell’avena è stata per molto tempo oggetto di dibattito da parte della comunità scientifica internazionale. Oggi, sulla base della più recente letteratura scientifica in materia e di quanto riportato nella Relazione al Parlamento sulla Celiachia del Ministero della Salute, il Board del Comitato Scientifico AIC si è espresso favorevolmente circa una apertura ai celiaci al consumo di tutti i prodotti a base di avena che riportino il claim “senza glutine” in etichetta, quindi non solo quelli in RNA (Registro Nazionale Alimenti).
Il Board del comitato scientifico AIC ha preso tale decisione sulla base delle seguenti motivazioni:
- La posizione della Commissione Europea sull’avena nella dieta senza glutine è la seguente: la maggior parte delle persone intolleranti al glutine può inserire l’avena nella propria dieta senza effetti negativi per la salute. Si tratta comunque di una questione ancora oggetto di studi e ricerche da parte della comunità scientifica. Uno tra i principali fattori che danno adito a preoccupazione è tuttavia l’eventualità che l’avena possa essere contaminata da frumento, segale od orzo … (considerando 7 del Regolamento UE 828/20144);
- Le Associazioni degli altri Paesi Europei dei pazienti celiaci sono allineate alla posizione UE e rilasciano la Spiga Barrata ai prodotti contenenti avena, purché il termine “OATS/AVENA” sia ben evidenziato in etichetta, in modo da permettere a quei consumatori che non la possono consumare di evitare questo cereale;
- Le reazioni avverse sperimentate in alcuni studi su prodotti a base di avena sembrano da ricollegare maggiormente alla sensibilità individuale di alcuni pazienti;
- I prodotti a base di avena immessi sul mercato, anche al di fuori dell’RNA, se etichettati senza glutine devono rispettare il limite di legge dei 20 mg/kg di concentrazione di glutine, rilevabile attraverso la metodica analitica ELISA R5.
AIC, nel suo comunicato, precisa inoltre che l’avena in chicchi/grani essendo ancora annoverata tra gli allergeni contenenti glutine (Regolamento comunitario 1169/2015), non è scontato che non sia contaminata se presenta il claim precauzionale del tipo “Può contenere glutine”. Tuttavia, essendo un alimento “non trasformato”, per legge non può utilizzare un claim positivo, ovvero “senza glutine”. Al momento, pertanto, non è possibile reperire sul mercato nazionale avena in chicchi garantita per l’assenza di glutine al consumatore finale e se ne sconsiglia il consumo a chi soffre di celiachia.
Il comunicato AIC è scaricabile al seguente link: Novità da AIC sui prodotti a base di avena