29/05/2015 – Latte ed etichettatura con indicazione obbligatoria dell’origine e del luogo di provenienza. Il regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori introduce una serie di disposizioni in materia di etichettatura d’origine per gli alimenti.
Il 20 maggio scorso è stata pubblicata la Relazione della Commissione al Parlamento UE e al Consiglio relativa all’indicazione obbligatoria del paese di origine o del luogo di provenienza per il latte, il latte utilizzato quale ingrediente di prodotti lattiero-caseari e i tipi di carni diverse dalle carni della specie bovina, suina, ovina, caprina e dalle carni di volatili.
L’etichettatura d’origine obbligatoria o volontaria è stata valutata in nove Stati membri per il latte alimentare e i prodotti che utilizzano il latte quale ingrediente, come formaggi, yogurt, ecc., e nei principali paesi produttori di carni equine, di coniglio, di renna e di cervo, di selvaggina e di allevamento, nonché di volatili diversi da pollo, tacchino, anatra, oca e faraona.
Attualmente i consumatori possono, se lo desiderano, optare per il latte o per prodotti a base di carne in cui le informazioni sull’origine vengono fornite a titolo volontario dagli operatori del settore alimentare. Ciò può costituire una valida opzione che non impone oneri supplementari all’industria e alle autorità.
La relazione evidenzia come l’etichettatura di origine obbligatoria comporterebbe maggiori oneri normativi per la maggior parte dei prodotti esaminati nella relazione e, pertanto, il problema consiste nel valutare se l’equilibrio tra costi e benefici sia tale da giustificare tale indicazione obbligatoria.
Ulteriori conclusioni che emergono dalla presente relazione:
- nonostante l’interesse dei consumatori per l’origine del latte, del latte usato quale ingrediente in prodotti lattiero-caseari e delle carni trattate nella presente relazione, la loro disponibilità globale a pagare per tali informazioni sembra essere modesta;
- anche se il costo dell’indicazione di origine del latte potrebbe essere generalmente modesto, il suo impatto tra gli operatori non sarebbe uniforme in quanto alcuni di essi dovrebbero introdurre ulteriori sistemi di rintracciabilità con un aumento significativo dei costi, in particolare quelli ubicati nelle regioni frontaliere o nelle zone non autosufficienti nel settore del latte;
- lo studio dimostra che l’indicazione obbligatoria dell’origine del latte utilizzato come ingrediente in prodotti lattiero-caseari può comportare impatti economici negativi ulteriori per i prodotti altamente trasformati;
Fonte: sito Commissione Europea – Agricoltura e sviluppo rurale