27/01/2015 – Etichettatura delle carni bovine: ci sono novità in arrivo ….
Come già anticipato dal MIPAAF con nota del 16/01/2015 è stato pubblicato sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali la bozza di Decreto Ministeriale (D.M. 876 del 16/01/2015 – Nuove indicazioni e modalità applicative del regolamento (CE) n. 1760/2000 relativo all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine) che descrive le modalità previste in Italia per la gestione dell’etichettatura delle carni bovine.
Tale decreto, ad oggi ancora all’attenzione della Corte dei conti, una volta pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, sostituirà il Decreto Ministeriale del 30 agosto del 2000.
Rispetto alle disposizioni previste dal Reg. CE 1760/2000, vengono confermate le modalità già in essere per l’etichettatura della carne bovina con le informazioni obbligatorie, mentre sono introdotte novità in relazione all’etichettatura della carne bovina con informazioni facoltative.
Le organizzazioni che intendono riportare in etichetta una serie di informazioni considerate ad alto valore aggiunto e previste dall’art. 10 comma 1 (es.: la razza o il tipo genetico, il sistema di allevamento, la razione alimentare, la tipologia di alimentazione, i trattamenti terapeutici, l’epoca di sospensione dei trattamenti terapeutici, il benessere animale) dovranno dotarsi di Disciplinare di etichettatura approvato dal MIPAAF.
Eventuali Organizzazioni già in possesso di suddetto Disciplinare potranno continuare ad operare sulla base del disciplinare stesso mantenendo il codice univoco nazionale assegnato.
Eventuali informazioni facoltative quali la categoria, l’età, il sesso, ecc. che sono desunte invece direttamente da documenti ufficiali (es.: dal passaporto), per poter essere poste in etichetta, non necessiteranno di essere inserite nel disciplinare di cui all’art. 9 del DM ma rimangono soggette alle norme generali di etichettatura dei prodotti alimentari di cui al regolamento UE 1169/2011.
E’ comunque onere dell’Organizzazione che pone sull’etichetta della carne bovina tali informazioni, garantire la possibilità di risalire ai codici di rintracciabilità degli animali contenuti nella Banca Dati Nazionale (BDN).